Yamaha N-Max 125: come scegliere lo scarico perfetto
Scegliere uno scarico per Yamaha N-Max 125 non è solo una questione di estetica o di moda. Per molti scooteristi urbani e pendolari incalliti, rappresenta un passo concreto verso una guida più personale, reattiva e gratificante.
Il Yamaha N-Max 125, con il suo design compatto e il motore efficiente, è uno degli scooter più apprezzati per mobilità cittadina e brevi trasferte. Ma è proprio lo scarico originale, spesso troppo silenzioso e poco espressivo, a spingere tanti utenti a cercare una soluzione alternativa.
Un buon scarico aftermarket può migliorare sensibilmente il sound, conferendo al motore un tono più pieno e deciso, senza eccedere nei decibel.
Inoltre, permette di ridurre il peso complessivo dello scooter, aumentando l'agilità nei cambi di direzione e migliorando, di riflesso, la sensazione di controllo. Infine, l'aspetto visivo non va sottovalutato: un terminale ben progettato dà un tocco più aggressivo e sportivo al posteriore del veicolo.
In questo articolo esploreremo tutto ciò che serve sapere per scegliere lo scarico per Yamaha N-Max 125 più adatto alle proprie esigenze: dai brand più affidabili alle differenze tra scarichi racing e touring, fino ai consigli pratici per l’installazione fai da te.
Scarichi racing vs omologati per N-Max 125
Il mondo degli scarichi aftermarket si divide in due grandi famiglie: racing e omologati.
Uno scarico per Yamaha N-Max 125 di taglio racing privilegia il flusso dei gas e adotta linee interne più libere, con fonoassorbente ridotto e db-killer removibile. Il risultato è un timbro più aggressivo, un picco di coppia leggermente spostato in alto e una perdita di peso che tocca i 2 kg rispetto allo stock.
Di contro, risulta sprovvisto di omologazione Euro 5 per uso stradale.
Lo scarico per Yamaha N-Max 125 in configurazione omologata fa l’opposto: mantiene il catalizzatore, abbassa la rumorosità di 2-3 dB rispetto al racing e favorisce la coppia ai medi, l’ideale per uso su strada, semafori e tangenziali.
In città, dove l’N-Max trascorre il 70 % della sua vita, la soluzione omologata rappresenta l’equilibrio fra comfort e personalizzazione, lasciando che lo scarico per Yamaha N-Max 125 valorizzi la guida senza diventare invadente nei tragitti casa-lavoro.
Un approccio simile si ritrova anche in contesti più sportivi, come inalcuni progetti su moto di media cilindrata come la F 900 R, dove lo scarico svolge un ruolo chiave nel ridefinire l’identità del mezzo.
I brand più affidabili per N-Max 125
Tra le proposte più solide del 2025 per uno scarico per Yamaha N-Max 125, spiccano tre marchi italiani leader: Arrow, Termignoni e GPR.
Arrow Exhaust offre uno scarico sportivo completo della linea Urban (codice 11031KZ + 53545ANN), progettato per il N-Max 125 e 155. Realizzato in acciaio inox con fondello in alluminio nero anodizzato, questo modello garantisce un ottimo equilibrio tra peso ridotto, design moderno e omologazione Euro 5. Il sound è pieno ma controllato, ideale per l’uso urbano.
GPR Exhaust Systems, propone invece il YA.7.CAT.EVO4 per i modelli 2017–2019, un terminale omologato completo di catalizzatore e db-killer. La serie Evo4 Road, oltre a rispettare l’omologazione Euro 5, si distingue per la possibilità di trasformarsi in racing puro in pochi secondi, semplicemente rimuovendo il db-killer.
Tutti i modelli sono Made in Italy, dotati di certificazioni europee, e vengono forniti con fascette, staffe e documentazione omologativa.
Chi cerca uno scarico per Yamaha N-Max 125 dall’impostazione sportiva e leggera troverà in Arrow una scelta versatile; Termignoni resta il punto di riferimento per chi vuole una marmitta dallo stile più corsaiolo e compatto; GPR, invece, è perfetto per chi desidera massima flessibilità tra uso urbano e performance acustica senza dover ricorrere a modifiche.
Guida alla compatibilità anni/modelli
Il Yamaha N-Max subisce un restyling profondo nel 2021: motore Euro 5, telaio alleggerito e nuova posizione dei silent-block.
Per questo lo scarico per Yamaha N-Max 125 pre-2021 (codice modello SE86) non monta plug-and-play sul post-2021 (codice SEG6), perché il collettore passa 12 mm più vicino al carter.
Al contrario, i terminali sviluppati per la versione nuova possono essere adattati ai vecchi esemplari tramite un riduttore conico, ma si perde la piena conformità Euro 5.
Chi possiede un N-Max del 2019 deve quindi cercare uno scarico per Yamaha N-Max 125 etichettato Euro 4; chi guida il restyling deve verificare che sul corpo del silenziatore compaia il marchio e24 10R-05****.
Infine, i modelli 155 condividono attacchi identici, ma la norma impone un diverso catalizzatore: nel dubbio conviene acquistare il kit completo di collettore, evitando soluzioni ibride che potrebbero compromettere le prestazioni e la revisione.
Installazione fai da te: risparmia sul montaggio
Per montare uno scarico per Yamaha N-Max 125 servono chiave a bussola da 12, cricchetto, dinamometrica tarata a 22 Nm, pasta rame e un cavalletto centrale stabile.
A motore freddo, si svitano i due prigionieri al collettore, si libera il supporto posteriore e si sfila il terminale stock. Una spruzzata di spray penetrante sui bulloni riduce il rischio di spanature.
Prima d’inserire il nuovo scarico per Yamaha N-Max 125, pulisci la boccola di scarico e stendi un velo di pasta rame: eviterai soffi e ossidazione. Allinea i fori e avvita i bulloni al meglio.
L’intera operazione richiede 25-30 minuti; dopodiché con un test d’accensione, con mano sull’acceleratore, verifica eventuali vibrazioni anomale.
Se hai montato un terminale racing, valuta di rimappare la centralina per evitare accensioni di spie errore motore anche se in molti casi, la ECU Yamaha si adatta da sola senza mostrare errori ma occorrono 3-4 cicli termici completi (accensione-spegnimento).
Rapporto qualità-prezzo: quanto spendere per lo scarico giusto
Nel luglio 2025 il mercato propone uno scarico per Yamaha N-Max 125 a partire da 292 € (GPR) fino ai 618 € dei modelli Arrow Urban, offrendo omologazione, fondello in carbonio e garanzia biennale: un eccellente compromesso valore-suono.